The Dark Side of Online Sexual Freedom: The Case of OnlyFans and the Danger to Healthy Relationships



We live in an era where toxic feminism often promotes a narrative that idealizes and sanctifies women’s choices without questioning their ethical, social, or psychological implications. However, ignoring the dark side of these dynamics can be dangerous, especially regarding platforms like OnlyFans.

The message is clear: this is not about demonizing the entire platform but highlighting how it can become fertile ground for covert exploitation.


OnlyFans: Freedom or Hidden Exploitation?

In Italy, prostitution is tolerated as long as there is no exploitation by third parties. But what happens when these rules are circumvented through online platforms? Data shows that behind many female profiles on OnlyFans, there are often third-party agencies orchestrating not just content but also paid

 sexual encounters, using psychological tactics to keep users hooked.

These tactics include requesting money for subscriptions, donations, and even participation in “lotteries” for personal encounters—bordering on the concept of prostitution exploitation. This highlights the paradox: a platform marketed as a symbol of female empowerment becomes, in reality, an opaque exploitation mechanism where transparency and compliance with regulations are often non-existent.


Legalized Prostitution and Global Models: Comparing Italy

when examining international models, several noteworthy approaches emerge:

United Kingdom: Prostitution is legal, including the involvement of agencies (so-called “madams”). Brothels can be regulated, escort websites are entirely legal, and exploitation is legitimized by law.

Switzerland and the Netherlands: Dedicated facilities exist where women work in a formalized system, paying taxes and rent for rooms without additional commissions. This is a regulated and transparent model, leaving little room for ambiguity.

Monaco-Montecarlo: Professionals register as self-employed, operating in luxury environments. The system is more streamlined but dangerous: many hide behind false identities, blending in with authentic individuals in high-end venues, only to lure “prey” to hotels.

In Italy, the situation differs: laws against prostitution exploitation clash with the ambiguities of platforms like OnlyFans, which operate in a grey area where profits are massive and legal accountability is minimal.


Gold Diggers: Marriage as a Weapon of Exploitation

Gold Diggers represent another insidious threat. These are women who construct entire relationships based on deceit and financial exploitation. Their scheme is simple but devastating they identify wealthy men, feign interest, and plan long-term relationships or marriages with a specific goal: divorce to secure significant financial gains.

Through legal and moral manipulation, they obtain alimony, property division, and, in some cases, even child custody as leverage. For many, this strategy is a badge of honour, celebrated with friends as a trophy.


Back to the Past? The Danger of the Sacred Prostitute Model


Observing these dynamics feels akin to witnessing the resurrection of the Babylonian Sacred Prostitute model, a practice over 2,000 years old in which women offered themselves in temples for a ritual blending spirituality and prostitution. While historically distinct, the exploitation and manipulation we see today echo this ancient paradigm.

The risk is that instead of evolving toward authentic, healthy relationships, we normalize forms of exploitation disguised as empowerment, where men are treated as tools rather than partners.

November 25 and Gender-Based Violence: An Inclusive Approach

While November 25 is dedicated to the fight against violence against women, it is essential to broaden the discussion to include male victims of psychological, financial, and relational abuse. Emotional manipulation, strategic divorces, and romantic scams are forms of violence that deserve attention.


How to Restore Balance?


Social Awareness: There is a need to openly address exploitative dynamics, from Gold Diggers to abuses on platforms like OnlyFans.
Legal Reforms: Laws must better protect men from economic and relational abuse.
Relationship Education: Schools and universities should teach the value of healthy, reciprocal relationships.


  • Conclusion: Fighting All Forms of Violence

    Toxic feminism, Gold Diggers, and the revival of the Sacred Prostitute model are not expressions of freedom but new forms of exploitation. Cultural and institutional change is needed to protect both parties from abuse, deceit, and manipulation.

    True empowerment is not manipulation. It is mutual respect for oneself and others.



    Il lato oscuro della libertà sessuale online: il caso OnlyFans e il pericolo per le relazioni sane.


    Viviamo in un’epoca in cui il femminismo tossico a volte promuove una narrazione che idealizza e santifica le scelte femminili senza mettere in discussione le loro implicazioni etiche, sociali o psicologiche. Tuttavia, ignorare il lato oscuro di queste dinamiche può essere pericoloso, soprattutto quando si tratta di piattaforme come OnlyFans.

    Il discorso è chiaro: non si vuole demonizzare l’intera piattaforma, ma evidenziare come essa possa diventare un terreno fertile per lo sfruttamento mascherato.

    OnlyFans: libertà o sfruttamento sotto traccia?

    In Italia, la prostituzione è tollerata finché non vi è sfruttamento da parte di terzi. Ma cosa succede quando le regole vengono aggirate attraverso piattaforme online? Alcuni dati mostrano che dietro i profili femminili su OnlyFans si nascondono spesso agenzie terze che orchestrano non solo i contenuti, ma anche incontri sessuali a pagamento, utilizzando strategie psicologiche per mantenere gli utenti agganciati.

    Queste strategie includono richieste di denaro per abbonamenti, donazioni e persino partecipazioni a “lotterie” per incontri personali, che sfiorano il concetto di sfruttamento della prostituzione. E qui emerge il paradosso: una piattaforma che si vende come simbolo di emancipazione femminile diventa in realtà un meccanismo opaco di sfruttamento, in cui la trasparenza e il rispetto delle normative sono spesso inesistenti.


    Prostituzione legalizzata e modelli globali: il confronto con l’Italia
    Guardando ai modelli esteri, si possono osservare diversi approcci:


    Regno Unito: La prostituzione è legale, inclusa la presenza di agenzie (le cosiddette “matrone”). I bordelli possono essere regolarizzati, i siti di escort sono perfettamente legali, e lo sfruttamento è legittimato dalle leggi.

    Svizzera e Olanda: Qui si trovano strutture dedicate in cui le donne lavorano in un sistema formalizzato, pagando tasse e affitti per le stanze senza subire commissioni aggiuntive. È un modello regolamentato e trasparente, che lascia poco spazio a zone grigie.

    Montecarlo: Le professioniste si registrano come libere imprenditrici, operando in ambienti di lusso. Il sistema è più snello, ma pericoloso: molte si nascondono dietro false identità, confondendosi con persone autentiche nei locali di lusso, per poi attirare “polli” in hotel.

    In Italia, però, la situazione è diversa: le normative contro lo sfruttamento della prostituzione si scontrano con le ambiguità di piattaforme come OnlyFans, che operano in una zona grigia dove i profitti sono enormi e le responsabilità legali minime.


    Gold Diggers: il matrimonio come arma di sfruttamento.


    Le Gold Diggers rappresentano un’altra minaccia insidiosa. Si tratta di donne che costruiscono intere relazioni basate sull’inganno e sullo sfruttamento economico. Il loro schema è semplice ma devastante: individuano uomini benestanti, simulano interesse e pianificano relazioni a lungo termine o matrimoni con un obiettivo preciso: arrivare al divorzio per ottenere guadagni significativi.

    Attraverso manipolazioni legali e morali, ottengono assegni di mantenimento, divisioni patrimoniali e, in alcuni casi, persino la custodia dei figli come strumento di pressione. Per molte, questa strategia è motivo di vanto, celebrata con le amiche come un trofeo.



    Ritorno al passato? Il pericolo del modello della Prostituta Sacra.

    Guardando queste dinamiche, sembra di assistere alla resurrezione del modello della Prostituta Sacra di Babilonia, una pratica di oltre 2000 anni fa in cui le donne si offrivano in templi per un rito che mescolava spiritualità e prostituzione. Questo modello storico, seppur formalmente diverso, richiama lo sfruttamento e la manipolazione che osserviamo oggi.

    Il rischio è che, invece di evolvere verso relazioni autentiche e sane, si torni a normalizzare forme di sfruttamento mascherate da emancipazione, in cui l’uomo è trattato come un mezzo, non come un partner.


    Il 25 novembre e la violenza di genere: un approccio inclusivo


    Mentre il 25 novembre è dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, è fondamentale ampliare il dibattito per includere anche le vittime maschili di abusi psicologici, economici e relazionali. Manipolazioni emotive, divorzi strategici e truffe romantiche sono forme di violenza che meritano attenzione.

    Come ripristinare l’equilibrio?


    Consapevolezza sociale: È necessario denunciare apertamente le dinamiche di sfruttamento, dalle Gold Diggers agli abusi di piattaforme come OnlyFans.
    Riforme legali: Servono leggi più giuste per tutelare gli uomini da abusi economici e relazionali.
    Educazione alle relazioni: Scuole e università devono insegnare il valore di relazioni sane e basate sul rispetto reciproco.



  • Conclusione: contro ogni forma di violenza


    Il femminismo tossico, le Gold Diggers e il ritorno al modello della Prostituta Sacra non rappresentano libertà, ma nuove forme di sfruttamento. È necessario un cambiamento culturale e istituzionale per proteggere entrambe le parti da abusi, inganni e manipolazioni.

    La vera emancipazione non è manipolazione. È rispetto reciproco, per sé e per gli altri.

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